Alessandro Bagnato
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23 Aug
23Aug

Quando i social diventano mercati del corpo: una riflessione necessaria

Viviamo un tempo in cui i social media non sono più soltanto spazi di condivisione, ma veri e propri palcoscenici. Instagram e TikTok sono ormai le piazze digitali dove tutto può essere messo in vendita: dal talento al tempo, fino ad arrivare – sempre più spesso – al corpo. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di profili che hanno costruito una fama effimera vendendo se stessi, non tanto per un messaggio artistico o culturale, ma per una mercificazione che sfiora il paradosso: i tour del corpo. Dai cosiddetti “Diamante tour” ai “Chinotti tour”, giovani influencer si spostano di città in città per incontrare i propri fan, trasformando l’incontro in una sorta di celebrazione della trasgressione. Ma qual è il prezzo di tutto questo?

La società sembra anestetizzata, spettatrice silenziosa di un fenomeno che banalizza valori e sentimenti. I più giovani, i più fragili, diventano spettatori di modelli che rischiano di normalizzare l’idea che visibilità e denaro siano ottenibili non attraverso talento, impegno o cultura, ma con l’esposizione esasperata del proprio corpo. In questo scenario, voci fuori dal coro cercano di contrastare la deriva. 

Una di queste è quella di Francesco Vescio, giovane creator che utilizza il suo profilo Instagram (francescoo_vescio) per smontare, con ironia e lucidità, i meccanismi di questi fenomeni. Attraverso i suoi video, Francesco prova a risvegliare le coscienze, mostrando l’assurdità di una società che applaude la mercificazione dell’intimità e del rispetto di sé. Il punto non è giudicare, ma riflettere: vogliamo davvero che le nuove generazioni crescano con l’idea che il successo si costruisca così? Siamo sicuri che questa continua corsa alla spettacolarizzazione del corpo non ci stia portando verso una società sempre più vuota, superficiale e fragile? Il compito di ciascuno di noi, utenti e cittadini, è quello di non restare spettatori passivi. I social sono strumenti potentissimi, ma starà a noi decidere se usarli per alimentare il degrado o per dare spazio a contenuti che arricchiscono davvero.

Testo di Alessandro Bagnato per Blogalmente

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