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Christian Mascheroni: Non avere paura dei libri

OGGI OSPITO

CHRISTIAN MASCHERONI 

(Autore & Storyteller ) 

Non avere paura dei libri

Prima di farti leggere l'intervista che mi ha concesso Christian Mascheroni autore e storyteller di indubbio successo, voglio spiegarti come siamo giunti ad averlo ospite sul mio blog. 

E' stato tutto molto diretto e semplice e anzi pensavo sinceramente che lui mi dicesse assolutamente di no. Anche perché spesso chi riveste un ruolo similare al suo, a livello professionale, è restio a formalizzare questo tipo di appuntamenti. Quindi ci ho pensato più volte, prima di inviargli una vera e propria proposta. 

Poi i timori si sono via via spenti e così ho deciso di scrivergli, nella chat privata di Facebook, e ora siamo qui a presentare la sua intervista. 

Non mi aspettavo una disponibilità di tale portata e devo ammettere che questa cosa, all'inizio, mi ha un pochino spiazzato, poi a prevalso, la gioia, l'orgoglio di averlo sul mio blog. 

Ora non voglio perdermi in chiacchere e ti lascio leggere l'intervista che mi ha concesso Christian Mascheroni per la sezione "Le mie interviste". Prima di farlo però, con altrettanto orgoglio, comunico che si tratta del mio 23° ospite qui su BlogAlMente. 


Non aver paura dei libri di Christian Mascheroni

 Ma chi è Christian Mascheroni

Autore del libro  "Non aver paura dei libri"  con Hacca Edizioni 


Biografia: Christian Mascheroni nasce a Como nel 1974. Dal '95 al '99 collabora al mensile Campus, per il quale scrive racconti e articoli. Dal 2000 lavora come autore televisivo per Mediaset (Popstar, Marte e Venere, Solaris, Ziggie, 2000, Ciak Junior, Appuntamento con la storia, Locandina, Ti racconto un libro) e per MTV (Operazione Soundwave) Il suo primo romanzo si intitola Impronte di pioggia (L'Ambaradan) ed è uscito nel dicembre 2005. Ha pubblicato i racconti "Il gabbiaio" nell'antologia "L'Italia si racconta: 60 anni di Repubblica (2006)" e "Marcia inserita" nell'antologia "Lungo le strade (2007)" entrambe edite da Arcilettore Edizioni. Dal 2006 scrive per il portale di letteratura "Puralanadivetro" Nel Gennaio 2008 è uscito "R.E.S.P.E.C.T" racconto inserito nell'antologia "Viva Las Vegas" (Las Vegas Edizioni) al quale segue, nella primavera 2008, il suo secondo romanzo, "Attraversami" (Las Vegas Edizioni). 

Lo trovi su Facebook  e su Instagram se vuoi appronfondire la sua conoscenza.

ECCO DI COSA ABBIAMO DISCUSSO


D- Ciao e benvenuto su BlogAlMente, un blog a cura di Alessandro Bagnato. Sei pronto a raccontarci qualcosa su di te? Dacci qualche notizia?

Ciao Alessandro, grazie per l’invito. Di me posso raccontarvi che sono nato in una famiglia dove mia madre era viennese con una grande fame di storie e letture e mio padre, comasco, un litografo per la casa editrice Vallardi e un pompiere. Ho vissuto tutta la vita fra libri, musica e cinema, dove sono cresciuto in piena libertà espressiva ed emotiva. Questo mi ha permesso, sin da piccolo, di sognare in grande e la mia aspirazione è sempre stata quella di scrivere professionalmente. Un sogno che in parte ho realizzato: sono autore televisivo da oltre vent’anni, ho pubblicato diversi romanzi e ho condotto e scritto un programma di libri per Iris Mediaset. Da anni faccio il moderatore culturale per eventi letterari e quello che amo è connettermi alle persone attraverso le parole e la bellezza dell’arte.

D- Che posto ricopre, secondo te, la scrittura nell’epoca in cui viviamo? La scrittura e l’editoria sono ancora le regine indiscusse?

R- Credo fortemente in tutti gli strumenti che ci permettono di raccontare il mondo che viviamo, che sentiamo e che sogniamo. La scrittura è uno dei principali e sebbene possa sembrare sacrificato rispetto a quello dell’immagine, in realtà è ancora l’unico che ci permette di definirci per davvero. E’ la parola che ci aiuta a raccontarci, molto di più di una fotografia che oggi più che mai vuole raccontare tutto ciò che non siamo, ma vorremmo che gli altri vedessero. Tuttavia, l’editoria sta combattendo una grande battaglia per resistere nel tempo e negli anni ho visto quella italiana perdersi dietro il canto delle sirene. E sebbene sembri sempre che la gente legga di meno, in realtà ha sempre più bisogno di storie. Quello che, secondo me, manca è creare un cortocircuito, pubblicare storie originali, che non per forza debbano seguire generi prestabiliti. In America ti capita di vedere un romanzo che mescoli filosofia, fantascienza e love story. In Italia si tende a tracciare percorsi standard e se non ti infili in un corridoio prestabilito, rischi di essere visto come un outsider invece che una voce libera. Detto questo amo il lavoro che fanno tante case editrici italiane, specie nell’editoria indipendente.

DTu sei un autore e uno storyteller, quindi, per passione e professione racconti storie. Quali sono gli aspetti, secondo te, più entusiasmanti di questo tuo lato professionale? Spiegaci anche cosa comporta la tua professione, ossia, oneri e doveri.

R- Dirò sicuramente una cosa banale, ma raccontare storie significa crearmi una porta di accesso agli altri, alle vite che non vivrò mai, o aprire un varco agli altri per raccontare me stesso. Lo faccio in forme diverse. La scrittura narrativa è quella più intima, più trasparente, ha un potere incredibile. Quella che faccio per la televisione deve tenere conto del pubblico, della rete per cui lavori, del risultato che si vuole ottenere. E’, se vuoi, quella con più paletti, ma scrivere per la tv mi ha permesso negli anni di scoprire il mondo della musica, quello della scienza, quello del cinema, quello del food e tantissimi altri ambiti curiosi. Mi piace perché ti permette di cambiare spesso pelle. Tutto questo ha un prezzo ed è quello di non sapere mai cosa farai il giorno dopo. Essere un libero professionista nel mondo della scrittura ti rende spesso sospeso e fragile, economicamente è sempre un ottovolante. Tanti progetti che non partono, sui quali investi, ma finiscono prima del dovuto, tanti lavori che fai per la gloria…è un percorso complicatissimo in cui devi lavorare e allo stesso tempo cercare lavoro e studiare. Anche dopo tanti anni di esperienza. Ma se scommetti su questa strada, ti riempirà di grandi soddisfazioni.


Wienna di Christian Mascheroni - Las Vegas Edizioni


DParlaci adesso dei tuoi scritti. A quali sei più legato e cosa rappresentano per te.

R- Ho uno strano legame con i miei libri. Una volta che escono diventano proprietà dei lettori e io da buon genitore li guardo da lontano. Sono tutti parte di un percorso di espressione personale, di crescita. Ogni libro è diverso dall’altra. Anche se “Non avere paura dei libri” (Hacca edizioni) rimane quello che più mi rappresenta, perché è un memoir di famiglia, uno di quelli che amo di più è “Wienna” (Las Vegas edizioni) perché parla della mia città del cuore e di amicizia. È un romanzo che vorrei con tutto il cuore potesse essere riscoperto perché uscì in sordina. A dirla tutta sono legato ai miei primi esperimenti da narratore, i racconti che scrivevo dagli otto anni in su e i tanti romanzi che scrissi da bambino e adolescente che mi fanno molta tenerezza e chissà, magari un giorno potrei riscrivere.

DAdesso ti va di dirci dove ti possiamo contattare e quali sono i tuoi prossimi progetti?

R- Uno dei progetti in cui sto investendo tanto è il mio primo podcast, BUCK! LA VITA, LIBRI PERMETTENDO, che è partito con quattro episodi speciali in cui dialogo in maniera aperta e libera sui temi della vita con scrittori e artisti come Ilaria Gaspari, Marco Marsullo, Micol Beltramini e la mitica Alessandra Casella. In autunno partirà la nuova stagione. Inoltre, a Settembre uscirà una webseries che ho sceneggiato con un grande mattatore della musica e della tv italiana, ma ancora non posso dire nulla. Ovviamente c’è la scrittura e sto lavorando su un paio di progetti sia narrativi che televisivi. Per contattarmi è facile perché sono su tutti i social, da Facebook a Instagram e persino TikTok, dove parlo di libri. Se qualcuno volesse farmi un saluto tramite uno di questi canali, mi farebbe un grande piacere!


Cristian Mascheroni ospite di BlogAlMente


Voglio subito ringraziare Christian Mascheroni per avermi dato sin da subito la sua disponibilità a essere mio ospite qui su BlogAMente. Grazie Christian, per tutto. 

Intervistarlo è stato motivo sicuramente di tanto orgoglio e averlo mio ospite non fa altro che rendermi felice. Tra l'altro è sorprendente come anche il suo modo di rispondere alle mie classiche "5 domande", rispecchi la sua personalità. 

Non è facile nel mondo attuale trovare persone disponibili come nel suo caso, anzi posso garantire che ci sono professionisti che non prendono proprio in considerazione di essere ospitati in un blog di un umile appassionato di marketing e comunicazione. Anzi il più delle volte,  prendi il "No" secco, perché loro si credono sia più importanti del tuo tempo e della tua passione. 

Non è il caso di Christian Mascheroni, che ha subito aderito senza esitazione è questa sua disponibilità mi ha colpito profondamente. Questi sono, secondo me, i veri e grandi "Professionisti" e non chi si creare la figurina da solo. 



A presto,

Alessandro

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