Instagram e Google: dal 10 luglio 2025 le foto parlano ai motori di ricerca
Il 10 luglio 2025 sarà una data da segnare. Una di quelle che, tra qualche anno, ricorderemo come spartiacque: da quel giorno, Instagram inizierà a rendere ricercabili da Google (e potenzialmente anche da altri motori) foto e video pubblici, con tanto di didascalie, tag e – soprattutto – contesto visivo. Sì, hai letto bene. L’era delle immagini “chiuse” dentro una piattaforma si apre a una nuova stagione: quella della visibilità estesa. Le immagini, i reel, i caroselli, gli scatti più iconici (o quotidiani) non vivranno più solo all’interno del social. Saranno rintracciabili su Google da chiunque stia cercando quell’argomento, quell’oggetto, quel volto, quella scena.
Instagram è nato come diario visivo. Negli anni si è trasformato in vetrina, palcoscenico, portfolio. Ora diventa anche archivio pubblico consultabile dal web. Questo aggiornamento (che al momento coinvolge solo i profili pubblici) permetterà a Google di indicizzare contenuti multimediali di Instagram: una rivoluzione per creator, brand, aziende, professionisti e appassionati.
Le didascalie avranno un nuovo valore, così come i tag e il contesto visivo. Anche chi non ha un profilo Instagram potrà scoprire i contenuti più pertinenti a una ricerca, proprio come accade oggi con le pagine web o le immagini su Google Immagini.
Quando Instagram nacque, nel 2010, era solo un’app per condividere foto quadrate con filtri vintage. Oggi diventa anche una fonte informativa, consultabile come un archivio digitale globale.Su Blogalmente, raccontiamo l’innovazione con gli occhi di ieri. E oggi, questa novità ci ricorda quanto sia sottile il confine tra social e motore di ricerca, tra immagine e informazione, tra estetica e utilità. Il domani passa anche da qui: dare voce alle immagini, renderle parte del sapere condiviso, accessibili a tutti.
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