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Filippo Gigante: Un libro è un pensiero tascabile

OGGI OSPITO

Filippo Gigante

(Autore e Web Editor)

 Un libro è un pensiero tascabile

Ospitarlo sulla sezione di questo blog "Ti intervisto" è veramente un motivo di grande orgoglio. Reputo Filippo uno dei maggiori esperti del settore e soprattutto riconosco in lui, una grande umiltà, nonostante i grandi successi dei suoi libri e dell'operato del suo lavoro.

Filippo è autore di libri di successo come: Bianco e Nero; La Piscina delle Mamme. 

Oltre ad essere un "Web Editor" di assoluto livello. Ciò si nota anche nel suo sito ufficiale, che puoi visitare al seguente indirizzo www.filippogigante.it - Un sito che  è la vetrina esclusiva del suo lavoro e della sua passione. Ti invito veramente a visitarlo!

 Ora non voglio rubarti altro tempo inizio a farti conoscere il mio ospite. 


 Intanto chi è Filippo Gigante? 

Filippo Gigante, leggi la sua biografia da qui

Cerca il suo profilo ufficiale di Instagram da qui (profilo da 9.015 follower)

Cerca la sua pagina ufficiale su Facebook da qui


Filippo Gigante ospite di BlogAlMente


Ora andiamo a conoscerlo meglio! 


ECCO DI COSA ABBIAMO DISCUSSO


D- Ciao e benvenuto su BM – Digital Solution. Sei pronto a raccontarci qualcosa su di te? Dacci qualche notizia?

Ciao Alessandro e grazie a te per avermi invitato a far parte del tuo interessante progetto. Sono nato ad Alberobello nel 1983 e vivo tutt’oggi nella mia sempre bella Capitale dei trulli. Da più di dieci anni mi occupo di comunicazione e gestione social per diverse realtà commerciali. Nell’arco di questi anni ho pubblicato due libri: BIANCO E NERO e LA PISCINA DELLE MAMME che nel tempo hanno avuto diverse edizioni e traduzioni grazie al supporto di lettori, stampa e scuole. Tra l’uscita di queste due pubblicazioni, ho avuto la possibilità di scrivere e pubblicare per diverse antologie dei racconti e delle poesie, ho iniziato a collaborare con delle case editrici nazionali per la promozione di libri attraverso la stesura di recensioni edite su www.filippogigante.it  e condivise attraverso comunicati stampa e su tutti i miei canali social. Continuo a creare siti web, cerco di creare dei contenuti originali cercando di lanciare messaggi positivi e integrativi, sono un affiliato Amazon e promuovo con piacere diversi progetti culturali e sociali come quello del “Manifesto della comunicazione non ostile” nato dal team di “Parole O_Stili”. Un progetto di sensibilizzazione contro la violenza delle parole che ha l’ambizione di ridefinire lo stile con cui le persone stanno in Rete, diffondendo l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura e consapevolezza.

D- Non ti occupi solo di scrittura, ma unisci questa tua passione al lavoro nel settore digitale. Secondo te, qual è il legame tra scrittura e comunicazione digitale? 

Credo davvero che all’uso delle parole sia correlato un modo di approcciarsi con tutto ciò che ci circonda. Nel mio lavoro, ho un mio mantra, una frase che ripeto ogni qual volta che sto per approcciarmi ad un nuovo progetto: “Saper comunicare, saper interagire” ossia scegliere le parole più adatte per creare una connessione interattiva con chi ascolterà, leggerà o interpreterà il messaggio. Il legame tra scrittura (le parole) e la comunicazione digitale è proprio nel riuscire a convincere chi abbiamo dall’altra parte dello schermo. Cosa desidero comunicare con le mie parole? Sono certo di aver espresso bene il pensiero o rischio di poter confondere o addirittura offendere qualcuno con la scelta di un vocabolo rispetto ad un altro? Grazie ai media elettronici, la scrittura ha invaso gli spazi umani molto più di quanto fosse riuscito a fare il libro tradizionale. Nella comunicazione digitale abbiamo modo di unire un testo a una grafica accattivante e si spera mai troppo invasiva e fuori luogo. Ciò che lega scrittura e comunicazione digitale è la tecnologia che ruota intorno ad un elemento fondamentale: il contenuto e il mezzo comunicativo, prodotti dell’interazione delle persone tramite un post, un articolo, un sito web o una qualsiasi altra piattaforma. L’importante è non dimenticare o per lo meno recuperare il valore del linguaggio sul predominio incontrastato degli aspetti tecnologici dei nuovi media.

D- Per scrivere un buon testo quali sono le tecniche da adottare? Bisogna differenziare però, la scrittura di un libro, con il testo di un post su un social, su un blog? 

Credo siano più utili le esperienze rispetto alle tecniche da adottare per scrivere un buon testo. Senza dubbio sono importanti: una buona grammatica, l’uso attento della punteggiatura, la scelta delle parole e del contesto. Non esiste il libro o il testo perfetto, perché dobbiamo sempre aspettarci di dover coinvolgere un pubblico di lettori o fruitori che hanno un vissuto differente o una diversa preparazione scolastica. Il bello e nello stesso tempo il complicato sta nel trasmettere una emozione. Che questa sia un’emozione di gioia, di interesse o malinconia va sottolineato che una singola parola ha il potere di accendere o spegnere uno stato d’animo, ha il potere di scavare nel passato o nel tempo presente di ognuno di noi. Sono i dettagli a fare la differenza. Nella stesura di un libro si ha quella bellissima possibilità (o sensazione) di poter spaziare approfondendo i dettagli di un personaggio o di un evento, ma non dobbiamo dimenticare a quale tipo di pubblico desideriamo rivolgerci: grandi o piccini, ad esempio. In un post di una realtà commerciale dobbiamo essere più brevi e diretti e colpire anche e soprattutto con una foto o un’immagine accattivante lasciando sospesa la soluzione a una domanda. Ho fame, ho voglia di assaggiare qualcosa di buono… mmm dove potrei andare? Il testo di un post di una pagina, dedicata a un pub, potrebbe invitarmi a provare un super panino ma solo se effettivamente sceglierò di andare a quello specifico pub, potrò ritenere efficace quella comunicazione e confermare di aver trovato una risposta alla domanda dell’utente. Si evince così, che ci sono casi nei quali l’utente stesso attraverso una “reaction” non solo è lettore, ma anche parte attiva e collaborativa dei contenuti e di una comunicazione che spazia dal passaparola alla condivisione sui diversi social media.



D- Nel tuo sito ufficiale, si legge questa frase: “Sono sempre le tempeste a smuovere le nostre vite”. Perché credi ciò?

È senza dubbio una delle frasi a cui sono molto legato. È tratta dal mio romanzo d’esordio “Bianco e nero” e racchiude un po’ tutto ciò che traina qualsiasi vita nell’andare avanti indipendentemente da ciò che ci accade. Ci sono eventi piccoli o grandi che nelle nostre vite sono protagonisti assoluti di un cambiamento, di una scelta in grado di smuovere il flusso continuo e quotidiano delle nostre azioni. Eventi che mi piace chiamare “tempeste” e che in sé racchiudono tutta la forza e l’inaspettato. Per tempesta intendo qualsiasi dettaglio… anche un filo d’erba che si muove nel vento o uno sguardo profondo di una persona. Quel dettaglio ci può far riflettere, può darci quella spinta emotiva che cercavamo, può farci prendere una decisione. Il più delle volte sono gli eventi drammatici che ci sconvolgono eppure dovrebbero essere la bellezza, la meraviglia e lo stupore di stare al mondo a doverci dare quella spinta utile a smuovere tutto il meglio di noi.

Bianco e Nero di Filippo Gigante

D- Ci vuoi parlare adesso dei tuoi progetti futuri? Come possiamo seguirti?

Non mi piace parlare pubblicamente dei miei progetti futuri, perché vorrei sempre analizzare diversi aspetti prima di confermare qualsiasi cosa. Dopo un periodo di pausa da presentazioni e incontri nelle scuole per cause di forza maggiore, spero di poter annunciare prossimamente l’uscita del nuovo romanzo “Bentornato a casa” e di nuove traduzioni dei miei due libri già pubblicati e di tornare presto a incontrare vecchi e nuovi lettori. Probabilmente ci potranno essere degli intermezzi interessanti di altre pubblicazioni, ma vi invito a restare connessi sui miei canali social e soprattutto sul mio sito web ufficiale: www.filippogigante.it Grazie per la vostra attenzione e grazie nuovamente al mitico Alessandro che mi ha permesso di condividere un po’ di tempo insieme. A tutti voi, buone storie e buone connessioni!



Filippo Gigante dimostra in quest'intervista tutta la sua professionalità e competenza. Un'intervista che a mio modo di vedere, dimostra l'efficacia della sua parola e una ricerca costante di un linguaggio semplice ma allo stesso tempo raffinato. 

Ammetto di apprezzare molto, la sua risposta alla mia terza domanda, dove dice che al di là della tecnica e sempre meglio avere un bagaglio importante di esperienze che facilitano poi il percorso di scrittura e di creatività.  Mi trova d'accordo con il suo enunciato e credo che l'esperienza possa in qualche modo anche nascondere qualche abbaglio tecnico, ma con l'esperienza, esce anche fuori la passione dello scrivente. 

D'altronde lui stesso nel suo romanzo d'esordio, "Bianco e Nero", ha scritto una frase che ha messo anche sul sito in bella mostra, che recita: "Sono sempre le tempeste a smuovere le nostre vite". Una frase questa che racchiude anche il pensiero del mio ospite di oggi e credo che ogni mia altra parola sarebbe superflua.


A presto,

Alessandro

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